Fin da piccola ho avuto le idee chiare: la creatività e la bellezza sarebbero state il mio linguaggio. Certo, all’epoca lo esprimevo con espressioni imbronciate, occhiatacce e disegni sui muri di casa, ma era solo l’inizio di un percorso che mi avrebbe portata a trasformare l’arte in professione.
Al liceo artistico mi sono diplomata in multimediale e, successivamente, ho preso una specializzazione in grafica con il massimo dei voti, affinando la capacità di unire tecnica e creatività. Ho imparato che anche l’idea più geniale ha bisogno di struttura per funzionare (e che i margini di sicurezza esistono per un motivo).
Ho iniziato nel mondo dell’editoria, tra magazine e impaginazioni perfette al pixel, per poi crescere come Art Director e Project Manager, aiutando le aziende a raccontarsi con soluzioni su misura. Nel frattempo, mi sto immergendo nel web design, perché la curiosità e la voglia di migliorarsi sono la chiave per non restare mai fermi.
Insomma, quella bambina arrabbiata oggi trasforma idee in immagini, progetti e strategie… con la stessa determinazione (ma con un po’ più di pazienza).